L’ultima “Quota” di Villa Castelli

L’ultima “Quota” di Roseto potrebbe presto sparire. 

Il centro abitato moderno iniziò a svilupparsi attorno alla stazione ferroviaria costruita negli anni sessanta dell’Ottocento, con il nome de Le Quote (da qui il nome degli abitanti cotaroli), che si riferiva alle 12 quote di terreno tra il fiume Vomano e il torrente Borsacchio.

Le “quote” erano terreni e ville che dal mare andavano alla collina, concessi dall’allora comune di Montepagano.

Da tempo si legge della possibile vendita a scopo edificatorio dell’area verde, così destinata anche nel PRG, forse più significativa per la storia di Roseto. Quella dei S.ri Castelli è, infatti, l’unica “quota” rimasta sostanzialmente intatta da quando venne identificata la frazione di Montepagano denominata “Le Quote”, il nome originario di Roseto.


Una fascia di terreno larga quasi 100 metri che, assegnata ad un unico proprietario, saliva dal mare fino alla cresta della collina di Montepagano.

Tutti gli ecosistemi della prima quinta collinare erano contenuti in una “Quota” così da consentire alla proprietà di reperire ogni genere di prodotto per la propria sussistenza e quella dei mezzadri. Al centro sulla riviera la villa alla marina, elemento distintivo della famiglia.

Tante le ville delle grandi famiglie rosetane che ancora si scorgono nel tessuto urbano, ma solo la Villa dei Castelli ancora possiede tutto intorno l’intera quota, perfettamente intellegibile, dal mare alla collina, dal percorso storico che sale alla Fonte dell’Accolle. 


Villa Castelli ed il suo uliveto rappresentano l’ultima delle 12 quote rimaste quasi intatte.

Un elemento paesaggistico, ambientale e culturale, da conservare come tale e da proteggere prima che la speculazione urbanistico-edilizia la prenda d’assalto.


Il “Parco delle Quote”, area di verde urbano, con arredi del parco che raccontino della storia de “Le Quote”, Rosburgo e Roseto degli Abruzzi.

Questo e non altro, dovrebbe essere quel meraviglioso tratto di verde che nel abitato fitto di cemento è ancora salvo. meraviglioso tratto di verde che nell’abitato fitto di cemento è ancora salvo.

Diritti riservati – Guide del Borsacchio – Pubblicazione possibile con citazione – 2018