Dall’Antica Cantina alla Riserva del Borsacchio

Dall'Antica Cantina alla Riserva

La Cantina Mazzarosa è una struttura aziendale storica realizzata dal Senatore Giuseppe Devincenzi, rilevante personaggio locale, che ebbe incarichi di governo sia nel Regno di Napoli che nel Regno di Italia. 

Immersa in un ampio spazio rurale ai piedi delle colline della Riserva del Borsacchio, la cantina colpisce per la sua discreta, nello stesso tempo maestosa, architettura che riesce ad integrarsi perfettamente con il verde dei Pini e dei Lecci presenti nella tenuta.

Seppur oberato dagli impegni politici il Senatore Giuseppe Devincenzi venne affascinato dall’agronomia e coltivò la sua passione fino a diventare esperto ed entrare nell’Accademia delle Scienze.

Terminati gli impegni politici mise a frutto le esperienze agronomiche acquisite all’estero introducendo, nella sua azienda, l’aratura meccanica a forza idraulica, le prime bigattiere per la bachicoltura e strutturò la Cantina prendendo spunto dagli stabilimenti enologici francesi.

Da qui l’innovazione che portò ad una efficiente cantina caratterizzata dalla sua architettura e da un ingegnoso sistema di trasporto delle uve, integrato tra fasi di movimentazione su rotaia e di sollevamento ad acqua dei cassoni.

Singolare la presenza di una enorme botte da 1.000 hl, allora utilizzata per il taglio del vino, al cui interno oggi è posto un contenitore d’acciaio per rispondere alle esigenze tecniche attuali.

Inoltre si nota un sistema di controllo di temperatura ed umidità con arieggiamento delle pareti e del pavimento in argilla, appositamente rialzato.

La Cantina strutturata su due piani acuisce l’interesse architettonico e nel piano superiore si possono ammirare sale destinate all’appassimento delle uve e di altri prodotti agricoli. 

Inoltre visitare la struttura permette di entrare in un’altra epoca trasportati dalla visione di antiche carrozze esposte nel piano alto e, essendo stata realizzata a metà del XIX°, assurgere a riferimento storico e culturale fino ad assumere fattezze di un museo. 

Ancora oggi la Cantina esprime la passione e la ricerca agronomica del Senatore attraverso le sue peculiarità architettoniche, i suoi innovativi processi produttivi e l’utilizzo delle tecniche di coltivazione biologica.